Fotografare a teatro

La fotografia in teatro è affascinante e particolare, non è semplicissima e segue regole ben precise.

Come prima cosa bisogna avere il permesso del teatro e della compagnia teatrale, non bisogna sognarsi di cominciare a fare foto senza che loro lo sappiano. È anche necessaria una certa cultura e passione teatrale, senza le quali non si riuscirà a perseverare fino all’ottenimento di risultati soddisfacenti, sia dal punto di vista tecnico che da quello espressivo.
Gli aspetti fondamentali della fotografia in teatro sono 2, la tecnica e il comportamento, iniziamo dalla tecnica.

Tecnica

La caratteristica principale è la luminosità: ogni spettacolo ha le proprie luci, alte, basse, possono cambiare in continuazione durante lo spettacolo sia d’intensità, di colore.
Mettendo subito in chiaro che è assolutamente vietato l’utilizzo del flash, bisogna adeguarsi a scattare con le luci ambientali della scena che non sono sempre omogenee.

Per far fronte a queste problematiche, capiamo subito cosa dobbiamo utilizzare:
– un treppiede o un monopiede, per stabilizzare lo scatto
– lenti molto luminose, stando sempre attenti alla profondità di campo
– iso alti, permessi dalla fotocamera
– tempo adeguato a catturare la scena, in base alla lente che usiamo
– esperienza, quando la scene sono difficili da catturare.

Ad esempio conoscendo l’opera ci prepariamo allo scatto prima di un’azione dell’ “attore”. E, se la scena presenta zone di luce e zone d’ombra, può aiutare prepararsi a scattare nella zona di luce con la messa a fuoco, apertura e tempo adeguati, aspettando che l’attore si trovi proprio nella posizione attesa.

Utilizzando lenti molto luminose, bisogna stare attenti a mettere a fuoco correttamente e alla profondità di campo. Uno sfondo sfuocato può essere molto artistico, ma a volte serve vederlo in maniera nitida.

Con l’esperienza poi andremo a correggere al volo le impostazioni senza dover guardare il risultato a display, questa azione potrebbe farci perdere attimi importanti.
Una volta che siamo padroni della tecnica, finalmente possiamo cominciare cercare gli attimi di maggior impatto emotivo dell’opera, espressioni particolari, movimenti, sguardi, salti,ecc…

Comportamento

– Il comportamento che deve assumere il fotografo ha regole ben definite.Come abbiamo già detto bisogna avere il permesso sia del teatro che della compagnia teatrale.

Succede che la compagnia dia la possibilità di fotografare solo i primi 15 o 20 minuti. Se l’opera è “parlata”, in sala c’è molto silenzio e l’attenzione è tutta sui dialoghi degli attori. Un nostro scatto provoca un rumore che può disturbare sia gli attori che il pubblico. Quindi nei momenti di maggiore patos e nei momenti di silenzio assoluto, dobbiamo rinunciare a scattare e concentrarci di più sui momenti dove il volume della musica è alto, oppure con risate del pubblico o comunque in momenti in cui riusciamo a mascherare il più possibile il rumore dello scatto.

– Anche la posizione del fotografo è importante: il fotografo non può andare “a spasso” per il teatro durante l’opera. Bisogna trovare una posizione e mantenerla. La si potrà cambiare durante l’intervallo. Per posizionarsi correttamente è utile conoscere il teatro e studiarlo un attimo prima della rappresentazione.

Il fotografo perfetto è quello che non si nota, se gli attori e il pubblico non si accorgono della sua presenza, allora il suo comportamento è stato impeccabile. Le compagnie solitamente sono molto prevenute verso i fotografi, per il semplice fatto che ne hanno proprio “viste di tutti i colori”. Un fotografo che non rispetta le regole deve aspettarsi oltre il semplice avvertimento, anche l’espulsione dal teatro.

Riassunto:

– treppiede o monopiede
– NO flash
– disabilitare bip di messa a fuoco e luce aiuto AF
– disabilitare luce aiuto AF
– lenti luminose
– iso elevati
– tempi adeguati
– attenzione al fuoco e alla PDC
– non spostarsi durante lo spettacolo
– non disturbare nè gli attori, nè il pubblico

Tecnica

Comportamento

Riassunto:

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