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Arte e nuove tecnologie? Le idee di Jean-Michel Jarre

è stato inventato il violino e così Vivaldi ha potuto creare la sua musica. Allo stesso modo l’Intelligenza Artificiale genererà nuove forme d’arte, ma è neutrale, uno strumento, che dipende da come viene utilizzato”

 

Jean-Michel Jarre scrive: “Non dovremmo avere paura dell’innovazione. Ma allo stesso tempo non si sostituisce. Si può fare musica anche senza tecnologia, tutto dipende da chi fa musica, da come si utilizza lo strumento. Allo stesso modo in passato l’ingresso del cinema nella società non ha soppiantato i teatri, ma anzi ha dato loro nuova vitalità, consentendo a più persone di conoscerli e di fruirne, grazie anche alla televisione”.

 

avatar di Jean-Michel Jarre durante il suo concerto a Versailles

 

A proposito dei nuovi scenari che si delineano l’artista commenta “Si possono creare nuove scenografie, quindi è anche un modo per democratizzare il mondo dell’arte, perché si possono creare gallerie per le opere o teatri per i balletti”, aspetto indubbiamente interessante per i giovani artisti. Le nuove tecnologie vengono spesso osservate con trepidazione. A proposito Jarre commenta che “ciò mi ricorda l’invenzione del cinema, quando le persone dicevano che non era lo stesso del teatro, che gli attori non lo erano veramente perché si muovevano sullo schermo in bianco e nero e non sul palco. C’è sempre un lato oscuro, ma non dipende dalla tecnologia quanto da come la si utilizza”.
Cosa possono fare queste nuove tecnologie per favorire l’arte e la cultura, anche a scopo educativo per avvicinare i giovani? “Le nuove generazioni possono scoprire nuove storie che prima erano fruibili solo a teatro ed incuriosirsi”, risponde Jean-Michel Jarre. “Metaverso e IA possono facilitare l’accesso all’arte delle giovani generazioni perché queste conoscono bene questi strumenti, grazie anche ai videogiochi e così scoprire pitture e opere d’arte, scatenando la loro curiosità”.

Fonte ARTRIBUNE, leggi l’articolo completo

 

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